IX Municipio, senza bilancio si ferma la programmazione degli interventi

(AGR) “Da diversi mesi – esordisce Piero Cucunato (Lega-Salvini) – chiediamo in Consiglio e nelle Commissioni competenti il bilancio di previsione per il IX Municipio, ma a riguardo non ci viene detto nulla. Il Presidente del Municipio non parla di questo documento finanziario, come d’altronde non arrivano più notizie neanche dagli uffici comunali competenti in materia. A oggi non sappiamo assolutamente nulla riguardo una programmazione dei servizi sul IX Municipio, sull’apertura di opere pubbliche e per la spesa corrente di queste operazioni. Vedendo il duro periodo di Covid-19, è prevedibile come sarà un bilancio di “tagli e sacrifici”.

Ma oggi i grillini fanno un passo indietro davanti alla cittadinanza del Municipio Eur, nascondendo questa triste verità alla popolazione locale. Questo rinvio dei tempi sulla discussione è dovuto al buco di bilancio di Roma Capitale, che avrà risentito di questo periodo storico nei capitoli d’entrata: a oggi sono mancati gli incassi delle tasse di soggiorno; le rette degli asili nido pubblici e le diverse entrare sulle soste dei bus turistici in giro per la Capitale.

Oggi un’Amministrazione virtuosa sarebbe stata trasparente su questa faccenda coi cittadini dell’Eur e di Roma, magari creando delle economie di spesa che tenessero conto di questo duro periodo di pandemia. Tutto questo succede mentre nella zona dell’Eur e il resto di Roma, i cittadini pagano le più alte tasse fiscali d’Italia – tra tributi e imposte – senza vedere un minimo di servizio. Oggi serve un confronto con tutte le forze politiche, per rimodulare le richieste pervenute dalle loro segnalazioni in questi ultimi giorni: serve mettere mano sul dissesto stradale; sull’arredo urbano; le aree verdi abbandonate; le scuole che cadono a pezzi; la tremenda mobilità locale e lavorare sull’erogazione di tanti servizi a oggi inesistenti nella pratica.

Mi auguro – conclude Cucunato, capogruppo lega X Municipio – che il Governo riconosca a Roma lo status di Capitale d’Italia, stanziando per questa Città risorse adeguate e dotandola di strumenti idonei alla compensazione dei costi collettivi. Sono infatti tanti i cittadini che vengono a vivere nella Capitale da nullatenenti, ricadendo puntualmente sulle tasche dei romani”.

Fonte: AGR

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